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La cannella è una spezia usata da diverse culture di tutto il mondo da diversi secoli. Si ricava dalla corteccia interna degli alberi del genere Cinnamomum, una pianta tropicale sempre verde che ha due varietà principali: Cinnamomum Zeylanicum o cannella di Ceylon (più costosa con qualità nutrizionali più pregiate,proviene dallo Sri Lanka e dalle parti meridionali dell’India) e Cinnamomum Cassia o cannella cinese (quella più diffusa in commercio e più economica).
Le diverse varietà di Cinnamomum
Una differenza sostanziale tra le due varietà è data dal fatto che la Cannella Cinese o Cassia rispetto a quella del Ceylon detta anche “vera cannella”, contiene cumarina, una sostanza fitochimica aromatica con proprietà anticoagulanti ed epato-tossiche, ad alte dosi. Un cucchiaino di polvere di Cannella Cassia conterrebbe dai 5,8 ai 12 mg di cumarina, una quantità superiore alla dose giornaliera tollerabile raccomandata dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare).
Come si ricava
Per fare un primo raccolto bisogna attendere circa 6 anni e quando la pianta raggiunge circa i due metri di altezza, si tagliano i rami e si defogliano. Si rimuove poi la corteccia, che viene raschiata via dal sughero esterno e successivamente arrotolata a formare lunghi cilindri, che vengono poi essiccati e tagliati.
Della pianta viene utilizzata quasi ogni sua parte. I principi attivi della cannella sono: cinnamaldeide (estratto dalla corteccia), eugenolo (dalla foglia) e canfora (dalla radice).
Dalla pianta si estraggono anche gli oli, la cui composizione chimica varia in funzione della parte dalla quale si estraggono (dalla corteccia, dai rami o dalle radici).
Proprietà della cannella
IPOGLICEMIZZANTE
Studi su animali in vitro e in vivo, sull’utilizzo della Cannella del Ceylon hanno mostrato effetti benefici sul diabete tipo 2 grazie alle attività di un composto, cinnamaldeide, presente in questa spezia che promuove:
- una riduzione post- prandiale dell’assorbimento intestinale del glucosio con inibizione dell’attività degli enzimi (alfa-amilasi e alfa-glucosidasi) coinvolti nel metabolismo dei carboidrati;
- un aumento dell’assorbimento cellulare del glucosio attraverso una maggiore attività del recettore di membrana GLUT-4;
- un’ attivazione del metabolismo del glucosio e della sintesi di glicogeno.
In parole povere questi meccanismi molecolari consentono:
- riduzione della glicemia a digiuno
- riduzione del colesterolo LDL e aumento HDL (ricordate la differenza?)
- riduzione dei valori di emoglobina glicata, uno dei marker più rilevanti del diabete di tipo 2
ANTIOSSIDANTE
La cannella deve il suo effetto antiossidante alla presenza di polifenoli (proantocianidine). Aggiungere la cannella ad uno yogurt aiuta a metabolizzare meglio i grassi e a fornire un ricco pool di antiossidanti.
ANTIPARASSITARIO
La pianta della cannella ha la capacità di produrre sostanze, quali l’eugenolo (sostanza aromatica estratta dalla corteccia) come meccanismo di difesa dall’attacco di funghi e batteri. L’olio estratto dalla cannella diventa un ottimo repellente contro le zanzare.
ANTImicotico
I principi attivi della cannella sono in grado di alleviare i fastidi dati dal fungo Candida Albicans, responsabili di alcune infezioni vaginali. Tale spezia potrebbe avere un ruolo come antimicotico naturale
Nuove recenti proprietà
Studi recenti stanno indagando i possibili effetti terapeutici di una sostanza estratta dalla cannella nella prevenzione di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Tale sostanza avrebbe un meccanismo d’azione che agirebbe sui target quali la proteina β-amiloide (responsabile della formazione delle placche amiloidi) e altri principali responsabili della degenerazione dei neuroni colinergici dell’Alzheimer. Va precisato che ad oggi questi studi sono ancora oggetto di ulteriori indagini e nuove conferme.
L’acido cinnamico sembra inoltre avere un piccolo ruolo antitumorale in quanto inibisce la produzione di una proteina TNFα, frenando la crescita delle cellule tumorali e migliorando l’apoptosi (morte cellulare) delle stesse.
Sebbene ci siano evidenti prove di effetti benefici, occorre come al solito tenere a freno i facili entusiasmi modaioli ed attenersi alle dosi giornaliere consigliate
Consigli per un corretto uso
- Aggiungere la cannella alla frutta fresca di stagione può aiutare ad abbassare l’impatto glicemico dato dagli zuccheri della frutta così come aggiungerla nelle preparazioni di dolci;
- Fare colazione con una fetta di pane con ricotta, cannella e scaglie di mandorle aiuta a prolungare la sazietà e a metabolizzare meglio i grassi;
- Sarebbe preferibile comprare la cannella in stecche, in quanto quella in polvere potrebbe avere un mix di cortecce non qualitativamente apprezzabili;
- La dose giornaliera consigliata sarebbe di circa due grammi al giorno;
- Un dolce light da fare anche dopo cena è cuocere in forno o microonde una mela tagliata a fette, aggiungere cannella e un cucchiaino di frutta secca a scelta;
- Chi ha problemi di alitosi, potrebbe masticare stecche di cannella;
- Una volta acquistata, va conservata in un recipiente scuro, al riparo della luce perché le sostanze aromatiche contenute nella spezia potrebbero perdere le loro proprietà.
Va precisato che la maggior parte di studi fatti in letteratura sono stati eseguiti utilizzando la cannella ad alte dosi, oppure utilizzandone solo estratti dei principi attivi. Nel mio lavoro di nutrizionista a Roma, pur tenendo in considerazione le evidenti prove di effetti benefici, cerco di tenere a freno i facili entusiasmi modaioli, e consiglio sempre di attenersi alle dosi giornaliere raccomandate.
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Bibliografia
Kant Sharm et al.”Medicinal properties of ‘true’ cinnamon (Cinnamomum zeylanicum): a systematic review.” 2016
Anderson et al.”Cinnamon extract lowers glucose, insulin and cholesterol in people with elevated serum glucose” J. of Trad. and Complementary Medicine 2015
Ovadia et al. “Orally administrated cinnamon extract reduces β-amyloid oligomerization and corrects cognitive impairment in Alzheimer’s disease animal models” Plos One 2011
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